Pasqua si avvicina, un momento di festa e gioia per credenti e non credenti. Il periodo pasquale è ricco di eventi religiosi che riscuotono una grande presenza nel territorio di fedeli e dell’intera comunità, ma anche di turisti che vogliono vivere il clima e le usanze della zona. I turisti stranieri quest’anno torneranno nell’isola con numeri maggiori rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti, che confrontando lo stesso periodo del 2022 registrano sul territorio un rialzo del 7,7%, al di sopra della media italiana. Il flusso siciliano è trainato, per l’appunto, dal turismo estero, che rappresenta quasi la metà dei pernottamenti. Secondo il motore di ricerca di voli e hotel jetcost.it, rispetto al 2019 le ricerche di voli da parte dei turisti europei sono aumentate del 20% e quelle degli alberghi del 30%. Dalle ricerche condotte da JetCost emerge come la preferenza per la penisola italiana sia molto elevata, e tra le mete gettonate sono indicate anche città siciliane.
Le città siciliane apprezzate dai turisti europei
La ricerca mira ad individuare le preferenze dei turisti tedeschi, britannici, francesi, spagnoli e olandesi. Le città siciliane preferite dai tedeschi sono Catania e Palermo che si posizionano rispettivamente al secondo e al sesto posto. Anche per i britannici sono presenti le due città siciliane Catania e Palermo, che si posizionano rispettivamente all’ottavo e al decimo posto. Per i francesi Palermo e Catania ottengono la sesta e la settima posizione. Gli spagnoli gradiscono particolarmente la città di Palermo, unica siciliana presente nella lista, che si posiziona all’ottavo posto. Per i turisti olandesi torna in lista anche Catania. Catania si aggiudica l’ottavo posto mentre Palermo la dodicesima posizione. Questi dati sono emersi dalla ricerca condotta da JetCost analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati relativi a ricerche reali condotte da turisti e non di sondaggi.
In questo periodo non mancheranno gli eventi durante la Settimana Santa, a partire dalla Domenica delle Palme, il 2 aprile e fino alla domenica di Pasqua, il 9 aprile 2023. Di seguito riporteremo solo alcuni dei tanti eventi che si tengono in Sicilia.
Le attività della Settimana Santa a Trapani e provincia
Il venerdì Santo a Trapani si tiene ogni anno la Processione dei Misteri, un momento di grande emozione che rappresenta la passione e la morte di Cristo. In totale 18 gruppi più due simulacri, realizzati in legno, tela e colla tra il XVII e il XVIII secolo dalle fiorenti botteghe artigiane trapanesi. La processione ha origini spagnole e a seguito di un susseguirsi di gestioni, a partire dal 1974 l’Unione Maestranze è divenuta la vera macchina organizzatrice di questo evento trapanese. La partenza è alle ore 14:00 del Venerdì Santo, momento in cui i Sacri Gruppi escono dalla Chiesa barocca del Purgatorio, portati in spalla dai “Massari” o da giovani volontari, accompagnati dalle marce funebri intonate dalle bande musicali, procedendo per le vie della città per quasi 24 ore senza interruzioni. Durante la notte i Misteri percorrono le vie del centro storico. Sabato mattina con l’entrata dei Sacri Gruppi nella Chiesa del Purgatorio, con ultima l’Addolorata, si chiude la Processione dei Misteri di Trapani.
A Trapani sono molto sentite anche le manifestazioni del martedì Santo, la processione della Madre Pietà dei Massari, e del mercoledì Santo, la processione dedicata ad un’altra venerata immagine di Maria, conosciuta come “Matri ‘a pietà du populu”.
Il giovedì Santo si tiene a Marsala con la Sacra rappresentazione della Passione del Signore.
La Domenica di Pasqua, la celebrazione dell’Aurora a Castelvetrano è la più importante della provincia.
Le attività della Settimana Santa a Palermo e provincia
Il centro storico di Palermo si anima di spettacolari processioni durante le quali si portano per le vie del quartiere i simulacri dell’Addolorata e l’urna con il Cristo Morto. Le più antiche processioni sono quelle organizzate dalle confraternite dei Cocchieri, di Maria SS. Addolorata, della Soledad e dei Cassari.
Sempre a Palermo nella domenica di Pasqua sarà possibile visitare la Torre medievale di Ballarò fino alla terrazza panoramica, un appuntamento che si ripeterà il 25 aprile, per la festa della liberazione. La visita dura meno di un’ora, a cura dell’associazione Terradamare, con differenti turni di visita e un ticket. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la pagina dell’associazione.
A Carini nella serata del venerdì Santo si tiene la consueta “A Sulità”, denominazione che ha origine nel 1612 durante la dominazione spagnola, quando venne introdotta la stessa processione che si svolgeva a Siviglia e che gli iberici chiamavano appunto “Soledad” che significa solitudine. Un evento molto suggestivo. La vara percorre Corso Umberto in un’ora sulle note musicali della marcia funebre con “l’annacata” secondo rituale secolare. È possibile seguire anche via web la Sacra processione sul canale Facebook della testata giornalistica locale Il Carinese.
A Terrasini nei giorni di Pasqua viene organizzata ogni anno la “Festa di li Schietti”, una tradizione legata alle usanze locali e al rito della rigenerazione della natura. La Festa degli Schietti deve la sua origine alla seconda metà dell’Ottocento. In quel periodo l’usanza nei giorni di Pasqua prevedeva che gli scapoli del paese chiedessero in moglie la propria fidanzata sollevando un albero sotto il suo balcone. La ragazza, a seguito di questo gesto del fidanzato, staccava un ramoscello per dimostrare di avere accettato la proposta di matrimonio.
Un importante riconoscimento per Caltanissetta
A partire da quest’anno, il 2023, la città di Caltanissetta è inserita nel calendario dei Grandi Eventi della Regione Sicilia. Un calendario di eventi molto ricco che si terranno nel capoluogo nisseno, che ha permesso alla città di rientrare tra le 18 inserite nella Rete Europea per le Celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua, l’European Network of Holy Week and Easter Celebrations. Un inserimento il cui obiettivo è il riconoscimento da parte del Consiglio d’Europa dei riti legati alla Settimana Santa come Itinerario Culturale Europeo. Il sipario si alzerà nel tardo pomeriggio della Domenica delle Palme sulla processione di Gesù Nazareno. Il Mercoledì Santo è riservato alla processione della Real Maestranza. Il Giovedì Santo offre lo scenario alle sedici “Vare” ispirate ai misteri pasquali e alle stazioni della via Crucis, addobbate con fiori e frutta dalle congregazioni che le hanno in custodia. Con il Venerdì Santo irrompe nel “dramma” nisseno il “Signore della Città”, miracolosamente ritrovato dai fogliamari. Poveri e generosi, a loro fu affidato il culto della statua. Oggi coloro che portano il simulacro, ritenuto taumaturgico, appartengono ad ogni ceto sociale, indossano ancora una tunica viola da penitenti e sfilano a piedi scalzi.
Settimana Santa ad Agrigento e provincia
Nella giornata di venerdì 31 marzo è prevista la via Crucis cittadina con la partecipazione delle arciconfraternite di Maria Santissima dei Sette dolori e del Santissimo Crocifisso. Ieri, domenica delle Palme, nel corso della celebrazione della Santa Messa è avvenuta la scesa del simulacro della Madonna e la sistemazione nel fercolo. Giovedì 6 aprile, nelle cripte del santuario si terrà la video-proiezione a ciclo continuo di “Gesù di Nazareth” con il presepe pasquale. Alle 19 la messa in COena domini alla Cattedrale di Agrigento. Venerdì 7 aprile le tradizionali processioni del Crocifisso al mattino e dell’urna con il Cristo morto la sera.
Settimana Santa a Ragusa e provincia
Ragusa Ibla, Modica, Ispica, Comiso, Scicli offrono riti incredibili durante la Settimana Santa.
A Ragusa Ibla il Venerdì Santo è dedicato alla celebrazione della Passione del Signore presso il Duomo e alla successiva processione del Cristo Morto e dell’Addolorata.
A Scicli ogni momento è un’esperienza intensa e unica, a partire dalla festa dell’Addolorata alla Domenica delle Palme, alla celebrazione del Santissimo Crocifisso il Martedì Santo, ai Sepolcri il Giovedì Santo, fino alla mesta Scisa ‘a Cruci del Venerdì Santo e alla liberatoria Resuscita del sabato notte.
A Modica è imperdibile la festa della Madonna Vasa-Vasa, un appuntamento che lega due processioni che partono dalla Chiesa di Santa Maria di Betlem, una con il simulacro del Cristo risorto e l’altra con il simulacro della Madonna coperta da un velo nero a lutto. A mezzogiorno le due statue si incontrano in piazza Monumento e avviene la tradizionale “vasàta”, ovvero il bacio, l’abbraccio simbolico della Madonna con Cristo. Questo è il momento principale dell’evento, in cui la Madonna alla vista del Cristo risorto si libera del manto nero che l’avvolgeva, simbolo del lutto, per mostrare la classica veste celeste, mentre decine di colombe bianche si librano in volo a suggellare la felicità per il lieto evento.
Ad Ispica è molto particolare la processione del “Cristo alla colonna” che si tiene il Venerdì Santo. Ha origini molto antiche e nel corso del tempo ha rimosso i tratti più medievali come la costituzione di un gruppo di fedeli che rappresentano i “flagellanti”, degli uomini a torso nudo e col capo cosparso di spine che si percuotevano le spalle con corde, vetro, ferro, chiodi.
A Comiso, a partire dal 1635 si svolge la festa di Pasqua. Il rito della Paci affonda le proprie origini in un’usanza di origine catalana reinterpretata secondo le tradizioni locali.
Settimana Santa nella provincia di Catania
Tra gli eventi particolari di Catania e provincia spiccano quelli di Caltagirone che vede la processione del Venerdì Santo e la “Giunta” della Domenica di Pasqua, un momento di incontro tra il Cristo risorto e la Madre, mediato dalla statua di San Pietro alta 3 metri.
Settimana Santa a Messina e provincia
A San Fratello, in provincia di Messina, per il Venerdì Santo si tiene la festa dei Giudei di origine medievale. Un’iniziativa che comincia all’alba del mercoledì e termina la sera del venerdì. I partecipanti indossano giubba e calzoni rossi. La testa è coperta da un cappuccio rosso e dalla maschera pende una lingua in pelle.
Queste son solo alcune delle iniziative portate avanti nella Regione Sicilia durante la Settimana Santa.